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Dante Selva. Retrospettiva antologica capitolo primo

Museo Nesta

18 dicembre 2021 - 20 febbraio 2022

Sono trascorsi 45 anni dalla morte di Dante Selva: era il 12 novembre 1976, in una Torino che ci appare lontanissima da quella attuale. Per oltre cinquanta dei suoi sessantasei anni di vita, Selva è stato impegnato in una strenua ricerca di sé attraverso l’Arte o, come è più corretto dire, le Arti: pittore sì, ma anche scultore, incisore, autore di testi di ricerca, di sperimentazione, di poesia, di teatro. Alla sua morte, la moglie Sandra Roggero e Paolo Nesta, allievo ed erede artistico, si sono trovati a mettere mano a un patrimonio culturale e umano immenso, troppo spesso rimasto rinchiuso tra le mura del suo studio di via San Francesco d’Assisi 23 a Torino, sempre il medesimo dal 1937, luogo di sperimentazione per sé e per generazioni di allievi che ha personalmente formato. Dal lavoro di riordino e prima catalogazione delle opere ad opera di Sandra e Paolo sono nate le due grandi mostre retrospettive del 1979 (Centro Culturale AVIS Torino) e del 1981 (Promotrice di Belle Arti di Torino). Nei quarant’anni seguenti, la sua Arte è stata oggetto di studio e di ricerca, nonché di esposizione, proprio per opera e volere di Paolo Nesta che erediterà l’esperienza dell’Officina d’Arte, come Selva chiamava il proprio laboratorio, trasferendone la sede ad Avigliana. L’intento di Paolo, incompleto per la sua prematura scomparsa, era la ricostruzione dell’intero catalogo del maestro, nonché lo studio dell’immenso archivio documentario, la sua pubblicazione e la messa in scena dei testi teatrali attualmente inediti. Il tempo e le vicende di vita hanno permesso, tuttavia, il completamento solo di parte di questo immenso lavoro. Il Fondo Famiglia Nesta, il Museo omonimo e Libere Gabbie si sono impegnati, alla morte di Paolo, a proseguirne l’attività e quindi a dedicarsi anche e soprattutto a Dante Selva.

Ma da dove partire?

In primissimo luogo, si è ritenuto indispensabile riportare le opere di Selva in esposizione: da questa idea è nato un progetto pluriennale che va sotto il titolo di “Dante Selva. Retrospettiva Antologica”, suddiviso in capitoli che affrontino, per quanto possibile, sezioni tematiche dell’opera dell’artista. Il capitolo primo, presentato in questa esposizione, presenta le prime 90 opere, con una selezione che copre interamente il percorso artistico di Selva, sia nei tempi, sia nelle tecniche e nei linguaggi. In concomitanza con questa prima mostra, verranno inoltre iniziate le campagne di studio, trascrizione e pubblicazione delle opere archivistiche di Dante Selva.

Termine ultimo di questo percorso sarà la riproposizione di un capitolo finale della “Retrospettiva Antologica”, comprensivo dell’Opera omnia, sia esposta sia pubblicata, con accurati saggi storici e critici. Obbiettivo finale è ridare il giusto lustro a un arista così significativo per la storia artistica torinese e non solo. E farlo, per quanto possibile, in tempi rapidi e con strumenti moderni.


Staff

Curatore

Walter Revello

Collaboratori

Shaime Dohman, Giacomo Gallerio, Irene Lombardo,

Michela Lupi, Lucilla Fortunata Marassio, Chelsea Feliz Pena e Federica Tedesco.


Progetto fotografico di Matteo Sabbi.

Opere presenti in mostra

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